LA TAGLIATA ETRUSCA E LO SPACCO DELLA REGINA

La prima di queste attrattive, la Tagliata Etrusca, fa pensare a una bella fiorentina cucinata alla maniera degli antichi etruschi (d’altronde siamo in Toscana e l’appetito costante è lecito). E invece no. Si tratta piuttosto di una magnifica opera d’ingegneria idraulica, costruita per ottimizzare il flusso e riflusso delle acque che entravano dal porto. Ma attenzione, furono i romani i costruttori e non gli etruschi. Si trova ai piedi del versante sud-est del colle di Ansedonia, nel punto in cui un tempo sorgeva l’antico porto della Città di Cosa.

La seconda, lo Spacco della Regina, ha un nome ancora più evocativo. Perché quel che richiama è un’elegante silhouette incoronata con un vestito dorato attillato, dallo spacco vertiginoso. E in questo caso non siamo andati poi così lontano. Perché qualcosa di vertiginoso in effetti c’è. Ma non è tra due splendide gambe che si apre la fenditura, bensì tra due alte pareti rocciose, che si slanciano verso il cielo a distanza talmente ravvicinata l’una dall’altra che per varcare l’ingresso è necessario armarsi di una torcia. Fatelo. Perché solo entrandoci si capisce perché questo luogo ha dato origine a svariate leggende.

La Tagliata Etrusca e lo Spacco della Regina
La Tagliata Etrusca e lo Spacco della Regina
La Tagliata Etrusca e lo Spacco della Regina
La Tagliata Etrusca e lo Spacco della Regina
La Tagliata Etrusca e lo Spacco della Regina
La Tagliata Etrusca e lo Spacco della Regina